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Il Ministro dell’Ambiente dell’Ecuador invita ad un’azione globale “Sfruttiamo il nostro potere ecologico per plasmare il nostro futuro”.
QUITO, ECUADOR — 25 luglio 2022— In base ai National Footprint & Biocapacity Accounts (NFA) calcolati dal Global Footprint Network, l’Earth Overshoot Day di quest’anno, ovvero il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, cade il 28 luglio.
Il Ministro dell’Ambiente, dell’Acqua e della Transizione Ecologica dell’Ecuador, Gustavo Manrique, inaugura l’Earth Overshoot Day di quest’anno con il sostegno di numerosi ministri dell’Ambiente di tutto il mondo. La giornata ci ricorda che il perdurare del sovrasfruttamento delle risorse terrestri da ormai oltre mezzo secolo, ha portato ad un enorme declino della biodiversità, ad un eccesso di gas serra nell’atmosfera e ad una maggiore competizione per l’energia e le risorse alimentari. Sia le cause che i sintomi di questo sovrasfruttamento stanno diventando sempre più evidenti con ondate di calore insolite, incendi boschivi, siccità ed inondazioni.
Le conseguenze delle pressioni economiche sono già visibili. La ricerca del Global Footprint Network mostra infatti che più di 3 miliardi di persone vivono ad oggi in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano e generano meno reddito della media mondiale. Ciò significa che questi paesi hanno una capacità alimentare inadeguata ed un enorme svantaggio nell’accesso al cibo sui mercati globali. Allargando il discorso a tutte le risorse, non solo quelle alimentari, il numero di persone esposte a questa doppia sfida – economica ed ambientale – sale a ben 5,8 miliardi di persone.
“L’Earth Overshoot Day dimostra che l’attuale modello economico, basato su produzione e consumo, non è compatibile con l’intenzione di continuare ad abitare questo pianeta. Per proteggere meglio le risorse naturali del nostro pianeta e gestire la nostra domanda su di esse, è necessario intraprendere azioni concrete e congiunte volte ad un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e sulla rigenerazione. Dall’Ecuador chiediamo al mondo di impegnarsi per questa causa”, spiega il ministro Gustavo Manrique.
“La sicurezza delle risorse naturali sta diventando un parametro essenziale della forza economica. Non c’è alcun vantaggio nel temporeggiare. Piuttosto, è nell’interesse di ogni città, azienda o Nazione proteggere la propria capacità di operare in un futuro inevitabile di maggiori cambiamenti climatici e scarsità delle risorse”, afferma Mathis Wackernagel, fondatore del Global Footprint Network.
“Le città rappresentano la chiave per la trasformazione. Quito per la conservazione delle aree protette, Santiago del Cile per il numero di autobus elettrici o Bogotà per le piste ciclabili dimostrano come i governi locali diano alle loro città maggiori possibilità di avere un futuro solido”, afferma Sebastian Navarro, segretario generale di CC35, la Coalizione delle Città Capitali delle Americhe per la lotta al cambiamento climatico.
Invertire questa tendenza non è soltanto possibile, ma farlo porterà vantaggi economici a coloro che guideranno il cambiamento. Sono infatti molteplici le possibilità economicamente valide che riducono al contempo l’Overshoot, tra cui:
Dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale, come avviene in molte iniziative comunitarie in tutto il mondo, farebbe spostare la data (#MoveTheDate) dell’Earth Overshoot Day di 13 giorni.
Migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, in linea con gli standard che attualmente troviamo nei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data dell’Earth Overshoot Day di 9 giorni.
Produrre energia con eolico on-shore a costi competitivi, come avviene in Danimarca e Germania, ha il potenziale di far spostare la data dell’Earth Overshoot Day di almeno 10 giorni.
“Il potere delle possibilità ci dà esempi di come costruire il futuro di cui abbiamo bisogno”, afferma Wackernagel.
Fatti chiave dell’Earth Overshoot Day
Per rigenerare tutte le risorse ed i servizi ecosistemici che l’umanità attualmente richiede al pianeta sarebbe necessaria la biocapacità di 1,75 Terre.
Il 60% dell’Impronta Ecologica mondiale è costituito dalle emissioni di anidride carbonica. Per evitare un cambiamento climatico inarrestabile, è necessario azzerarle entro il 2050, senza aumentare le altre componenti dell’Impronta.
3 miliardi di persone vivono in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano e generano meno reddito della media mondiale.
Il cibo da solo occupa oggi il 55%, cioè più della metà, della biocapacità della Terra.
5,8 miliardi di persone, ovvero il 72% della popolazione mondiale, vive in un Paese che ha un deficit di biocapacità e che produce meno reddito della media mondiale.
Quest’anno, ben 156 giorni separano l’Earth Overshoot Day – ovvero il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra – dalla fine dell’anno.
Il perdurare da 50 anni di questa situazione di sovrasfruttamento delle risorse naturali significa che i deficit annuali si sono accumulati in un debito ecologico pari a19 anni di rigenerazione del pianeta. Il risultato è un degrado diffuso degli ecosistemi e l’accumulo di gas serra in atmosfera.
Ritardando l’Earth Overshoot Day di 6 giorni ogni anno, l’umanità riuscirà a rientrare al di sotto dei limiti di un pianeta prima del 2050. Per seguire il percorso ideale, definito dello scenario IPCC 1,5°C, dovremmo spostare la data di 10 giorni all’anno.
Esistono molte possibilità, economicamente valide, per invertire l’Overshoot. Queste iniziative hanno anche una maggiore probabilità di veder accrescere il proprio valore economico rispetto a quelle che contribuiscono all’Overshoot.
Risorse aggiuntive
Comunicato stampa in più lingue
Power of Possibility – un portale online con esempi pratici di soluzioni per ridurre l’Overshoot
Footprint platform – una piattaforma dati con i risultati dell’Impronta Ecologica di più di 200 Paesi del mondo.
Le imprese circolari che stanno invertendo la rotta (in inglese)
Blog: La sicurezza alimentare in un mondo in Overshoot (in inglese)
Alleanza “One Planet” a support dei National Footprint & Biocapacity Accounts
Report sul cibo di WWF Francia
Articolo “The Importance of Resource Security for Poverty Eradication” pubblicato sulla rivista Nature Sustainability
Riguardo all’Impronta Ecologica
L’Impronta Ecologica è tra gli indicatori più completi ad oggi disponibili per la contabilità delle risorse biologiche. Basata su 15.000 punti dati per paese all’anno, somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive – cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e sistemazione delle infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili costituiscono al 61% dell’Impronta Ecologica dell’umanità.
Riguardo a Global Footprint Network
Global Footprint Network è una organizzazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici. Dal 2003, abbiamo lavorato con più di 50 paesi, 30 città e 70 partner globali per fornire informazioni scientifiche che hanno portato a decisioni politiche e di investimento di grande impatto. Insieme, stiamo creando un futuro in cui tutti noi possiamo prosperare entro i limiti del nostro pianeta. www.footprintnetwork.org
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Il ritardo del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra ci segnala l’opportunità di costruire un futuro in armonia con i limiti ecologici del nostro Pianeta. La recente pandemia di COVID-19 ha causato una contrazione dell’Impronta Ecologica dell’umanità, spingendo indietro di tre settimane rispetto all’anno precedente la data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra. La sfida della ripresa economica offre ai governi nazionali l’opportunità senza precedenti di creare il futuro che desideriamo.
OAKLAND, CA, USA —17 agosto 2020 —Il 22 agosto, secondo quanto afferma Global Footprint Network, l’umanità avrà richiesto alla natura una quantità di risorse pari a quella che la Terra produce in un intero anno. Il blocco mondiale indotto dal Coronavirus ha causato una contrazione del 10% dell’Impronta Ecologica, ma purtroppo continuiamo ad usare le risorse ecologiche come se vivessimo su una Terra più grande di 1,6 volte. Poiché la salute pubblica e la ripresa economica sono diventate le preoccupazioni dominanti a livello globale, i responsabili delle decisioni sono chiamati ad intervenire su questa emergenza che non ha precedenti, per dare vita ad un futuro in cui tutti possano prosperare con le risorse del nostro unico pianeta (“one-planet prosperity”).”La sostenibilità richiede che sia l’equilibrio ecologico che il benessere delle persone siano garantiti a lungo termine, quindi l’improvvisa contrazione dell’Impronta ecologica di quest’anno non può essere confusa con un vero progresso”, ha affermato Laurel Hanscom, CEO del Global Footprint Network. “Quest’anno, più di prima, il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra evidenzia il bisogno di strategie che aumentino la resilienza di tutti”.
Esistono molte soluzioni che possono essere adottate a livello di comunità o individualmente per avere un impatto significativo sul tipo di futuro in cui investiamo: come produciamo il cibo che mangiamo, come ci muoviamo, come ci procuriamo l’ energia, quanti figli decidiamo di avere e quanta terra proteggiamo per la fauna selvatica. Ridurre l’impronta di carbonio del 50% sposterebbe la data di 93 giorni. Poiché i sistemi alimentari attualmente utilizzano il 50% della biocapacità del nostro pianeta, ciò che mangiamo è importante. Particolare attenzione meritano le politiche che mentre migliorano la salute pubblica, mirano a ridurre l’intensità di carbonio degli alimenti e l’impatto della produzione alimentare sulla biodiversità come evidenziato dalla ricerca congiunta tra Global Footprint Network e il Barilla Center for Food and Nutrition. Ridurre della metà gli sprechi alimentari significherebbe spostare il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra di 13 giorni.
Poiché dobbiamo prepararci ad un mondo sempre più soggetto ai cambiamenti climatici e alla limitazione delle risorse, il sito overshootday.org propone i cambiamenti di stili di vita che le persone possono fare, mentre il calcolatore dell’impronta può aiutarle a misurare i progressi. Inoltre, le iniziative attive e in esecuzione da parte di aziende, governi, comunità e individui per promuovere efficacemente la sostenibilità sono enfatizzate nella mappa interattiva di crowdsourcing #MoveTheDate.
Riconoscendo l’importanza della Conferenza sul Clima COP26 prevista in Scozia, l’Agenzia scozzese per la protezione dell’ambiente (SEPA), l’Università di Glasgow e il Global Footprint Network lanceranno il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra a Glasgow il 20 agosto. Basandosi sull’approccio normativo della SEPA della “prosperità in un pianeta unico”, l’evento in streaming dal vivo prevede l’intervento dei leader del settore pubblico e privato della Scozia e di tutto il mondo. Nel complesso, consentire all’umanità di prosperare sul nostro pianeta limitato sta diventando una strategia aziendale chiave. L’approccio della “prosperità basata su un pianeta unico” fornisce il contesto per il successo a lungo termine, con l’indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite e l’impronta ecologica come indicatori: così sostiene l’e-book di cui sono autori la Schneider Electric e Global Footprint Network.
La resilienza delle aziende, ma anche dei paesi e delle città, dipende dalla corretta gestione delle risorse ecologiche. La biocapacità australiana è scesa a quasi la metà durante i massicci incendi boschivi del 2019, facendo sì che l’Australia debba fronteggiare, per la prima volta nella sua storia, un deficit di biocapacità. Al contrario, la Scozia, con la sua aggressiva strategia di decarbonizzazione e grazie a risorse di biocapacità piuttosto significative, si sta rendendo conto che sta per chiudere il suo annoso deficit di biocapacità. Il sovraconsumo globale è iniziato nei primi anni ’70. Ora, il debito ecologico cumulato risultante è pari alla produzione di 18 anni della Terra.
In altre parole, il pianeta utilizzando tutta la sua capacità rigenerativa, impiegherebbe 18 anni per ripianare i danni causati da un uso eccessivo delle risorse naturali, ammesso che quei danni siano completamente reversibili. L’ esistenza di soluzioni fa pensare che sia possibile vivere entro la capacità del nostro unico pianeta. Se riuscissimo a #MoveTheDate di 5 giorni ogni anno, l’umanità potrebbe vivere entro la capacità del nostro pianeta prima del 2050.
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Il Global Footprint Network promuove soluzioni attuabili ( #MoveTheDate ) che accelerano la transizione verso una prosperità compatibile con il nostro unico pianeta.
OAKLAND, CA, USA — 23 luglio 2019 — Il 29 luglio, l’umanità avrà completamente utilizzato il budget di risorse naturali che il nostro pianeta ci ha messo a disposizione per l’intero 2019: tutto ciò secondo quanto afferma il Global Footprint Network, una associazione internazionale per la sostenibilità che ha aperto la strada all’Impronta Ecologica. E’ l’Earth Overshoot Day (in italiano: il giorno del superamento). La sua data si è spostata in avanti di due mesi negli ultimi 20 anni fino all’attuale 29 luglio, la data più anticipata in assoluto.
Il fatto che l’Earth Overshoot Day cada il 29 luglio significa che l’umanità sta usando attualmente la natura 1,75 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi del nostro pianeta siamo in grado di rigenerare.
E’ come se utilizzassimo le risorse di 1,75 pianeti Terra. Il sovrasfruttamento è possibile perché stiamo esaurendo il nostro capitale naturale – fatto che compromette la sicurezza delle risorse future dell’umanità. I costi di questa sovraspesa ecologica globale stanno diventando sempre più evidenti sotto forma di deforestazione, erosione del suolo, perdita di biodiversità o accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera. Quest’ultimo porta al cambiamento climatico e ad eventi meteorologici estremi più frequenti.
“Abbiamo solo una Terra: questo è il contesto che inquadra in definitiva l’esistenza umana. Non possiamo usare risorse pari a quelle di 1,75 pianeti Terra senza conseguenze distruttive “, ha affermato Mathis Wackernagel, co-inventore della contabilità dell’Impronta ecologica e fondatore della Global Footprint Network.
Il suo libro in uscita, Impronta ecologica: gestione del nostro bilancio per la biocapacità, dimostra che il sovrasfruttamento può essere solo temporaneo.
L’umanità alla fine dovrà operare nel rispetto delle risorse ecologiche della Terra, indipendentemente dal fatto che l’equilibrio sia ripristinato da disastri ambientali o da un approccio razionale. “Le aziende e i paesi che comprendono e gestiscono la realtà dell’operare in un contesto planetario sono in una posizione molto migliore per affrontare le sfide del 21° secolo”, scrive Wackernagel.
Accelerare le soluzioni #MoveTheDate
Spostare la data del Earth Overshoot Day di 5 giorni all’anno consentirebbe all’umanità di raggiungere l’equilibrio con le risorse prodotte annualmente dal nostro pianeta prima del 2050. Soluzioni che sono disponibili e finanziariamente vantaggiose ( #MoveTheDate ). Opportunità significative si trovano in cinque settori chiave: città, energia, cibo, popolazione e pianeta. Ad esempio, ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili significherebbe #MoveTheDate di 93 giorni.
Christiana Figueres, ex segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), Bertrand Piccard, fondatore della Fondazione Solar Impulse e Sandrine Dixson-Declѐve, co-presidente del Club di Roma, sono tra coloro che nelle ultime settimane, tramite Twitter, hanno fatto appelli per #MoveTheDate nelle loro dichiarazioni video.
Pochi giorni prima dell’Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network ha lanciato la versione beta della #MoveTheDate Solutions Map dove le persone sono invitate a sostenere le soluzioni esistenti. Gli utenti possono anche connettersi tra loro sulla base della loro posizione geografica e del focus di interesse, accelerando l’implementazione di nuovi progetti nel mondo reale. Sviluppata con la startup Mapotic, la piattaforma social offre anche soluzioni identificate dai partner, a partire dai vincitori del premio Buckminster Fuller Institute.
La mappa delle soluzioni #MoveTheDate è progettata per integrare il calcolatore dell’impronta. Quest’ultimo, che consente alle persone di calcolare la propria impronta ecologica e il proprio Earth Overshoot Day personale, viene utilizzato da più di 2,5 milioni di utenti all’anno ed è ora disponibile in otto lingue, con la recente aggiunta del cinese e del portoghese.
L’importanza della “compatibilità con le risorse di un unico pianeta” per le strategie aziendali di successo è esplorata in un Libro Bianco prodotto da Schneider Electric e dal Global Footprint Network, pubblicato ieri. Segui il suo TweetChat inaugurale, lanciato ieri alle 16:00 CET, #SEMoveTheDate.
Precedenti ricerche condotte da entrambe le organizzazioni mostrano che se il 100% degli edifici esistenti e delle infrastrutture industriali fossero equipaggiati con l’efficienza energetica disponibile e le tecnologie di energia rinnovabile di Schneider Electric e dei partner, la data del Earth Overshoot Day dovrebbe tornare indietro di almeno 21 giorni.
Risorse addizionali
Libro Bianco
https://www.schneider-electric.com/en/download/document/one_planet_prosperity
#MoveTheDate Solutions Map movethedate.overshootday.org
Earth Overshoot Day www.overshootday.org
Immagini https://www.overshootday.org/newsroom/infographics/
Ecological Footprint (book) https://www.footprintnetwork.org/2019/07/22/ecological-footprint-book
Footprint Calculator www.footprintcalculator.org
Footprint Explorer data.footprintnetwork.org
About the Ecological Footprint
L’ impronta ecologica è l’indicatore più completo disponibile per la contabilità delle risorse biologiche. Somma tutte le richieste concorrenti delle persone per le aree biologicamente produttive: cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e superfici per le infrastrutture. Attualmente, le emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili rappresentano il 60% dell’impronta ecologica dell’umanità.
Il libro “Impronta ecologica: la gestione del nostro bilancio sulla biocapacità”, disponibile a settembre, fornisce un’introduzione approfondita, attingendo dall’esperienza trentennale dell’impronta nella lotta al fallimento ecologico con una solida contabilità delle risorse. Estratti sono disponibili per la pubblicazione.
Cos’è il Global Footprint Network
Il Global Footprint Network è una organizzazione internazionale sulla sostenibilità che sta aiutando il mondo a vivere rimanendo entro i limiti della Terra e a reagire al cambiamento climatico. Dal 2003 ci siamo impegnati con più di 50 paesi, 30 città e 70 partner globali per fornire approfondimenti scientifici che hanno guidato politiche ad alto impatto e scelte di investimento. Insieme, stiamo creando un futuro in cui tutti noi possiamo prosperare entro i limiti del nostro unico pianeta.
www.footprintnetwork.org
Fine del testo del comunicato. Seguono due immagini che sono tratte tra quelle scaricabili dal sito indicato poco sopra al paragrafo “Risorse Addizionali“
L’immagine seguente mostra l’andamento nel tempo della data dell’Overshoot Day. Nel 1970 il consumo dell’umanità era pari alla produzione sostenibile del nostro Pianeta Terra. Da allora la velocità del consumo è andata aumentando, modalità che ovviamente non può durare all’infinito.

L’immagine seguente serve per evidenziare quando cadrebbe l’Overshoot Day globale se tutta l’umanità avesse il livello di consumo di quella nazione

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Nel 2018 il giorno del sovrasfruttamento cade il primo agosto
Unisciti a noi ed ai nostri partner mondiali attraverso il live stream #MoveTheDate
OAKLAND, CA, USA—JULY Il 1 ° agosto,, secondo il Global Footprint Network, un'organizzazione di ricerca internazionale, l'umanità avrà esaurito il budget delle risorse messe a disposizione dalla natura per l'intero anno.
Questa data, chiamata giorno del sovrasfruttamento (Earth Overshoot Day), é la data in cui la richiesta dell’umanità di risorse e servizi naturali supera l’ammontare di risorse e servizi naturali che gli ecosistemi terrestri possono rinnovare in quell'anno.
In altre parole, l'umanità utilizza attualmente le risorse naturali 1,7 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi del nostro pianeta siano in grado di rigenerare. E’ come se stessimo usando 1,7 Terre.
Il Global Footprint Network calcola la data del sovrasfruttamento ogni anno utilizzando i dati dell'impronta ecologica, l’indicatore ambientale che somma tutte le richieste delle persone nei confronti della natura, quali la domanda di cibo, di legname e fibre (cotone); l’assorbimento delle emissioni di carbonio derivanti dalla combustione di combustibili fossili; le superfici urbanizzate destinate agli edifici, alle strade e alle altre infrastrutture.
Da quando il mondo è andato in overshoot ecologico nel 1970, il giorno del sovrasfruttamento non e’ mai caduto cosi presto come quest’anno.
I costi di questo eccesso ecologico includono la deforestazione, le riserve ittiche che stanno collassando, la scarsità di acqua dolce, l’erosione del suolo, la perdita di biodiversità e l'accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera che rinforza il cambiamento climatico con siccità, incendi boschivi e uragani sempre più gravi. Queste minacce possono produrre disperazione e costringere molte persone a migrare verso città o altri paesi.
Il Global Footprint Network e i suoi partner animeranno l’Earth Overshoot Day 2018 con diverse attività in tutto il mondo, tra cui:
- a New York, un breve video a Times Square dal 20 luglio al 3 agosto che presenta straordinari filmati del pluripremiato direttore della fotografia Louie Schwartzberg.
- da Oakland e Parigi, Global Footprint Network e Schneider Electric ospiteranno un webinar dal titolo "Vivere su un pianeta limitato: strategie per l'utilizzo sostenibile delle risorse" alle 8:00 PDT / 3 p.m. UTC Martedì 24 luglio. Per registrarti, visita bit.ly/2KQrY1B .
- a Berlino, Germanwatch e Inkota e altri partner terranno una conferenza stampa Sull’Overshoot Day alle 9:00 CET del 1 ° agosto.
- a Rio de Janeiro, in Brasile, il Museu do Amanhã (Museum of Tomorrow) mostrerà una proiezione speciale di “Sotto la zampa del bue” "Under the Ox Paw", un film documentario sull'invasione del bestiame in Amazzonia, il 1 ° agosto.
#MoveTheDate Live Stream
Il Global Footprint Network organizzerà questi eventi con interviste da tutto il mondo attraverso una diretta su Facebook e You Tube alle 11 p.m. del 31 luglio PDT (Pacific Daylight Time) corrispondenti per l’Italia alle 8 a.m. del 1 agosto. e alle 9 a.m. del 1 agosto PDT (Pacific Daylight Time) corrispondenti per l’Italia alle 6 p.m. Per collegarsi www.facebook.com/GlobalFootprintNetwork
La trasmissione includerà interviste a Christiana Figueres, ex capo del settore clima dell'ONU; Erik Solheim, direttore esecutivo del Programma ambientale delle Nazioni Unite; Nicolas Hulot, il ministro francese della transizione ecologica; Terry A'Hearn, Amministratore delegato della Scottish Environment Protection Agency; David Levine, Amministratore delegato della American Sustainable Business Council; Carter Roberts, Amministratore delegato del World Wildlife Fund US; Kathleen Rogers, Presidente, Earth Day Network; Esther Finidori, Responsabile delle prestazioni ambientali e strategia CO2 di Schneider Electric e il direttore della fotografia Louie Schwartzberg. Lo spettacolo comprenderà anche partner del WWF Cina, Francia, Giappone e Russia; di ZERO, una associazione ambientalista portoghese e, dagli Stati Uniti, il Centro per la diversità biologica, l’Istituto Cloud per l'educazione sulla sostenibilità, Powerhouse e Turning Green.
"Mentre ‘celebriamo’ la giornata del sovrasfruttamento, tutto può sembrare immutato, abbiamo ancora lo stesso cibo nel nostro frigorifero", ha affermato il CEO di Global Footprint Network Mathis Wackernagel. "Ma gli incendi stanno imperversando negli Stati Uniti occidentali. Dall'altra parte del mondo, i residenti di Città del Capo hanno dovuto dimezzare il consumo di acqua rispetto al 2015. Queste sono le conseguenze del depauperamento del budget ecologico del nostro unico e solo pianeta."
"Le nostre economie stanno adottando uno “schema Ponzi” con il nostro pianeta. Stiamo utilizzando le risorse future della Terra per operare nel presente e sprofondare sempre più nel debito ecologico ", ha aggiunto Wackernagel. "È tempo di porre fine a questo schema Ponzi ecologico e sfruttare la nostra creatività e ingegnosità per creare un futuro prospero senza combustibili fossili e distruzione planetaria".
Il Global Footprint Network ha identificato quattro aree prioritarie con il maggior potenziale per contribuire a ridurre il sovrasfruttamento ecologico:
- Città: se riduciamo l’uso di automobili del 50% in tutto il mondo e sostituiamo un terzo dei chilometri percorsi in auto con i mezzi pubblici e il resto camminando e andando in bicicletta, possiamo #MoveTheDate dell’ Overshoot Day di 12 giorni.
- Energia: se riduciamo del 50% la componente di carbonio dell'Impronta ecologica dell'umanità lo spostamento della data #MoveTheDate sarebbe di 93 giorni.
- Cibo: se tutti nel mondo riducessero lo spreco alimentare della metà, riducessero l'intensità dell'impronta della loro dieta e consumassero calorie rimanendo nella media mondiale, lo spostamento sarebbe di 38 giorni.
- Popolazione: se tutte le famiglie al mondo avessero un figlio in meno, sposteremmo l’Overshoot Day di 30 giorni entro il 2050.
Il Global Footprint Network sta invitando le persone a partecipare all' Earth Overshoot Day determinando il proprio Giorno del Sovrasfruttamento e la propria Impronta Ecologica su www.footprintcalculator.org e facendo uno "Step to #MoveTheDate" su www.overshootday.org/steps-to-movethedate.
Andamento dei dati
Sebbene l'86 percento della popolazione mondiale viva in una nazione in deficit ecologico, i dati più recenti dell'Impronta ecologica nazionale rivelano alcuni segnali incoraggianti per posticipare l'Earth Overshoot Day.
L'Impronta ecologica della Cina, il paese con la più grande impronta ecologica totale, è diminuita dello 0,3 percento dal 2013 al 2014 dopo una salita costante dal 2000, quando la sua impronta ecologica era circa la metà di oggi. Anche l'Impronta ecologica cinese per persona è diminuita dello 0,8% tra il 2013 e il 2014. Il calo deriva in parte da una diminuzione dell'impronta di carbonio totale della Cina dello 0,7% e da una diminuzione dell'impronta di carbonio per persona dell'1,2% dal 2013 al 2014.
L'Impronta ecologica pro capite per i paesi ad alto reddito è diminuita del 12,9 percento dal 2000. Alcuni dei paesi con il maggior calo dal 2000 includono Singapore (-32,1 percento), Bahamas (-26,2 percento), Danimarca (-19,0 percento); Stati Uniti (-18,4 percento), Regno Unito (-16,6 percento) e Francia (-15,5 percento).
Dal 2000 al 2014, la Germania ha registrato un calo dell'8 per cento nell'impronta ecologica per persona e un calo del 2,5 per cento nell'impronta ecologica a persona dal 2013 al 2014. La componente di carbonio dell'Impronta ecologica tedesca è diminuita del 6,2 percento dal 2013 al 2014.
Media Backgrounder: www.overshootday.org/newsroom/media-backgrounder/
Live Stream (Aug. 1): www.facebook.com/GlobalFootprintNetwork
Footprint Calculator: www.footprintcalculator.org
Country Footprints: data.footprintnetwork.org
Social media: #MoveTheDate
Overshoot Day Videos: youtu.be/jgbY79Opn34
Informazioni sul Global Footprint Network
Il Global Footprint Network sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e fronteggia il cambiamento climatico, attraverso:
MISURE semplici, significative e adattabili;
APPROFONDIMENTI UTILI sul consumo e la disponibilità delle risorse naturali;
STRUMENTI e analisi per guidare decisioni informate.
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Per innescare il cambiamento, il Global Footprint Network propone soluzioni per riportare la data verso la fine dell’anno (#movethedate) fornendo metodi di misura, impegni concreti e un nuovo calcolatore dell’Impronta Ecologica
(OAKLAND, CA, USA) — 27 giugno 2017 —secondo il Global Footprint Network, l’organizzazione di ricerca internazionale che ha dato avvio al metodo di misura dell’Impronta Ecologica (in inglese Ecological Foorprint) per il calcolo del consumo di risorse, il 2 agosto di quest’anno è il giorno in cui l’umanità avrà usato l’intero budget annuale di risorse naturali. Il 60% di questo budget è rappresentato dalla richiesta di natura per l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica.
Il Giorno del Sovrasfruttamento delle risorse della Terra (in inglese Earth Overshoot Day) rappresenta la data in cui la richiesta di risorse naturali dell’umanità supera la quantità di risorse che la Terra è in grado di generare nello stesso anno. La data dell’Earth Overshoot Day è caduta sempre prima nel calendario: dalla fine di settembre del 1997 al 2 agosto di quest’anno, mai così presto da quando il mondo è andato per la prima volta in sovrasfruttamento nei primi anni ’70. In altre parole, l’umanità sta usando la natura ad un ritmo 1,7 volte superiore rispetto alla capacità di rigenerazione degli ecosistemi. È come se ci servissero 1,7 pianeti Terra per soddisfare il nostro fabbisogno attuale di risorse naturali.
I costi di questo crescente sbilanciamento ecologico stanno diventando sempre più evidenti nel mondo e li vediamo sotto forma di deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera.
#movethedate: sposta la data verso la sostenibilità
Possiamo però invertire questa tendenza. Se posticipassimo l’Overshoot Day di 4,5 giorni ogni anno, potremmo ritornare ad utilizzare le risorse di un solo pianeta entro il 2050.
“Il nostro pianeta è finito, ma le possibilità umane non lo sono. Vivere all’interno delle capacità di un solo pianeta è tecnologicamente possibile, finanziariamente vantaggioso ed è la nostra unica possibilità per un futuro prospero”, ha dichiarato Mathis Wackernagel, CEO del Global Footprint Network e co-creatore dell’Impronta Ecologica. “In definitiva, posticipare nel calendario la data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è quello che davvero conta”.
Per dare rilevanza al Giorno di Sovrasfruttamento di quest’anno, il Global Footprint Network mette in evidenza alcune possibili azioni da mettere in pratica sin da oggi e stima il loro impatto sulla data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra nei prossimi anni. Ad esempio, la riduzione degli sprechi alimentari del 50% in tutto il mondo potrebbe posticipare tale data di 11 giorni; invece, ridurre del 50% la componente dell’Impronta Ecologica globale dovuta all'assorbimento di anidride carbonica, sposterebbe la data dell’Overshoot Day verso la fine dell’anno di 89 giorni.
Azioni individuali
Per supportare questa trasformazione, il Global Footprint Network, insieme a quasi 30 partner in tutto il mondo, sta incoraggiando le singole persone a contribuire al progetto #movethedate proponendo semplici azioni concrete. Questo processo prevede una maggiore conoscenza dei fattori chiave in grado di influire sulla sostenibilità e la sperimentazione di nuovi stili di vita per abbassare la propria Impronta Ecologica. Il Global Footprint Network propone queste sfide sia su un piano educativo che giocoso, in modo che i partecipanti possano imparare divertendosi, partecipando ad esempio ad un concorso fotografico.
Quest’anno, all’avvicinarsi del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, il Global Footprint Network lancerà anche un nuovo strumento di calcolo dell’Impronta Ecologica, l’Ecological Footprint calculator, per permettere ad ogni singolo utente di calcolare il proprio Giorno del Sovrasfruttamento personale. Ad oggi, l’attuale calcolatore (www.footprintcalculator.org) viene utilizzato da più di 2 milioni di persone all’anno.
Una trasformazione sistemica
Un cambiamento sistemico è fondamentale per posticipare la data del Giorno del Sovrasfruttamento. Per questo il Global Footprint Network, che all’inizio di quest’anno ha lanciato la sua piattaforma dati aperta a tutti, contribuisce a diffondere nel mondo le soluzioni identificate da due organizzazioni: Project Drawdown e McKinsey & Company. Sulla base del lavoro di queste due organizzazioni, il team di ricerca del Global Footprint Network ha calcolato di quanti giorni verrebbe posticipato il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra se tali soluzioni venissero implementate.
“La sola componente di anidride carbonica dell’impronta è più che raddoppiata dagli inizi degli anni ’70 e rimane la componente che cresce più rapidamente, contribuendo così al divario tra l’Impronta Ecologica e la biocapacità del pianeta”, ha dichiarato Wackernagel. “Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima, l’umanità dovrebbe uscire dall’economia dei combustibili fossili prima del 2050, contribuendo già di gran lunga a risolvere il problema dell’umanità relativo al sovrasfruttamento delle risorse”.
Segnali incoraggianti
Gli ultimi dati del Global Footprint Network offrono segnali incoraggianti: stiamo iniziando a muoverci nella giusta direzione. Ad esempio, tra il 2005 e il 2013 (l’ultimo anno per cui esistono dati affidabili) l’Impronta Ecologica pro capite negli USA è scesa quasi del 20% rispetto al suo picco. Questo significativo cambiamento, che include il risollevamento post-recessione, è associato principalmente alla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. Nello stesso periodo, il PIL pro capite USA è cresciuto del 20%. Questi risultati fanno quindi degli Stati Uniti un significativo caso di disaccoppiamento tra la crescita economica e il consumo di risorse naturali, che seguono infatti andamenti opposti.
Nonostante l’inversione di rotta del governo nazionale degli Stati Uniti sulla protezione del clima, molte città, singoli Stati e grandi imprese americane stanno raddoppiando i loro impegni. Inoltre, la Cina, il paese con la più grande Impronta Ecologica totale, nel suo ultimo piano quinquennale si è fortemente impegnata a costruire una Cultura Ecologica, con molte iniziative per superare al più presto il suo picco di emissioni di anidride carbonica. Scozia, Costa Rica e Nicaragua sono altri esempi di paesi che stanno rapidamente decarbonizzando il loro sistema energetico.
Risorse aggiuntive
Maggiori informazioni sul Giorno del Sovrasfruttamento della Terra: www.overshootday.org
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Per calcolare il tuo personale Giorno del Sovrasfruttamento e la tua Impronta Ecologica, visita: www.footprintcalculator.org (il nuovo calcolatore sarà disponibile dopo il 29 luglio 2017)
I risultati relativi all’Impronta Ecologica di tutti i paesi del mondo sono disponibili sulla piattaforma dati aperta del Footprint Explorer: data.footprintnetwork.org
Informazioni su Global Footprint Network
Il Global Footprint Network sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le proprie risorse naturali attraverso
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