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- Dottore, allora?
- Lei è la madre?
- Sì.
- Venga, parliamo un attimo di là.
- Ma sta bene?
- Ascolti, noi abbiamo fatto tutti gli esami a suo figlio ed è venuto fuori che qualcosa c’è.
- Oh dio.
- Signora, non voglio girarci tanto attorno. Gli abbiamo trovato un sogno.
- No…
- Temo di sì. È ancora piccolo, ma purtroppo non è operabile.
- Un sogno…
- Mi dispiace.
- Ma… ma è un bambino, com’è possibile?
- Non è raro che succeda così presto. Le cause possono essere diverse. Magari ha letto qualcosa, ha visto qualcosa in tv, su internet… in famiglia avete casi di sognatori?
- Dio santo… non so… io… ho un fratello attore di teatro. Dice che è quello?
- Al momento non possiamo escludere niente. Certo che con uno zio attore…
- E adesso?
- Nell’80% dei casi quando lo prendiamo così presto il sogno tende a morire. Ma c’è un 20% di possibilità di degenerazione.
- Ma è solo un piccolo sogno.
- Adesso è piccolo, ma il sogno può crescere e degenerare. A quel punto i rischi sono molto concreti. Potrebbe essere il suo grande sogno. Lo so, è difficile, ma è importante che lei sappia. Un giorno, suo figlio potrebbe volerlo inseguire questo sogno.
- Dottore, la prego…
- le sto solo descrivendo un possibile quadro clinico a cui deve prepararsi. Il sogno potrebbe svilupparsi e lei deve essere in grado di cogliere i campanelli d’allarme. L'insorgere di un interesse, un hobby che diventa passione e che malauguratamente lo scopre talentuoso. Un domani la passione si trasforma in lavoro e a quel punto è troppo tardi.
Vede, il sogno colpisce il cuore, il cervello e potrebbe finire per condannarlo a un’esistenza miserabile fatta di rinunce e delusioni.
- Ma può conviverci, giusto?
- Se fosse nato da un’altra parte magari le direi di sì. Ci sono nazioni, poche a dire il vero, in cui si può vivere dignitosamente anche con un sogno. Purtroppo dobbiamo essere realisti, da noi la società non fornisce gli strumenti adeguati per convivere coi propri sogni. Consideri che potrebbe diventare scrittore, fotografo, musicista, ballerino o addirittura potrebbe voler aprire un'attività sua. E questo, capisce bene, lo condannerebbe a una vita da cittadino di serie b.
- E non si può fare niente?
- Fortunatamente al giorno d’oggi esistono molte cure. La scuola, l’università e il mondo del lavoro aiutano. Ma il grosso lo dovete fare in casa, in famiglia. Crescetelo concreto, questo ragazzo. Realista. Parlategli di affitto, mutuo, priorità, usate voi stessi come esempio, educatelo alla sensatezza, al piacere della rinuncia, al senso del dovere, sminuite le sue ambizioni, fatelo diventare grande più in fretta che potete. In questo modo ci sono ottime possibilità che il sogno regredisca spontaneamente.
- E se mi diventa fumettista?
- Non è il caso di pensare subito allo scenario più drammatico.
- Dottore?
- Cosa?
- E se fosse… voglio dire, se trovasse il modo di essere felice anche così?
- Signora, non lo dica neanche per scherzo. In questo paese, di sogno, si muore.
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Il comitato genitori rappresentanti (https://www.comitatogenitori-caronnopertusella.info/) assieme al gruppo Progetto Genitori (https://progettogenitori.eu/) e con la collaborazione del gruppo Alpini di Caronno Pertusella ha organizzato per il 1 aprile 2017 il laboratorio Code Game, lo scopo del laboratorio è quello di rendere i ragazzi consapevoli ed attivi nell’uso delle tecnologie che ci circondano e non solo passivi.
Per il laboratorio è stato usato un software sviluppato dal MIT (Massachusetts Institute of Technology) tramite questo programma i ragazzi hanno potuto imparare i primi passi per creare un gioco sul proprio computer.
Scratch, questo il nome del software, è caratterizzato da una programmazione con blocchi grafici di costruzione creati per adattarsi l’un l’altro solo se inseriti in una corretta successione e grazie al quale è possibile elaborare storie interattive, giochi, animazioni, arte e musica, in seguito sempre tramite lo stesso programma si passerà alla programmazione di un robot in grado di seguire un percorso filoguidato evitando eventuali ostacoli che potrebbe trova sul suo percorso.
Per la prima data erano presenti oltre venti ragazzi dalle elementari alle medie, accompagnati dai propri genitori, l’evento è stato reso possibile e disponibile gratuitamente grazie ai volontari del Comitato Genitori alla disponibilità degli Alpini che hanno offerto la baita per l’occasione ed alla collaborazione del CoderDojo di Arese (http://www.coderdojoarese.it/).
Il riscontro avuto dai ragazzi è stato molto positivo, forse anche dall’approccio con cui è stato proposto, la condivisione e l’aiutarsi reciprocamente, infatti a differenza di quello che succede a scuola durante il “Code Game” sì può copiare dai compagni e aiutare quelli in difficoltà.

In contemporanea con il laboratorio per i ragazzi, i genitori sono stati invece coinvolti in un interessante incontro tenuto dal mentor di Coder Dojo Arese (http://www.coderdojoarese.it/), sul tema del Bullismo e Cyberbullismo.
Si replicherà a maggio la data ancora da definire
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Presso nel nostre scuole sono attive associazioni e comitati genitori che operano in modo ottimale preso le nostre scuole.
L’obiettivo è di tutte queste associazioni è quello di incoraggiare e chiedere la partecipazione dei genitori alla vita scolastica, ottimizzare ed arricchire l’offerta formativa, promuovere iniziative, attività, incontri culturali, educativi, di approfondimento orientati sia ai ragazzi sia ai genitori ed inoltre collaborare con i docenti nella crescita e nella formazione degli alunni.
In modo da far conoscere a tutti i genitori cosa si è fatto e cosa vera fatto è nato il sito http://www.comitatogenitori-caronnopertusella.info
Sullo stesso saranno pubblicati statuti e verbali delle associazioni in modo da rendere tutta la gestione trasparente e coinvolgere più genitori possibili ad aiutare le strutture già presenti
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Benvenuto! Se sei qui, è perchè ti abbiamo incuriosito, allora prima di chiudere questa pagina LEGGI PERCHE' E' IMPORTANTE ANDARE A VOTARE I GENITORI CHE TI RAPPRESENTERANNO in Consiglio di Istituto.
E' importante votare i genitori che ti rappresentano in consiglio di Istituto perchè
Fra tutte le innumerevoli funzioni del Consiglio di Istituto nel nostro paese, così come specificate dal Testo Unico relativo alla scuola e dal decreto "Buona Scuola" di luglio 2015, riportiamo qualche esempio pratico e qualche premessa in merito alle funzioni del consiglio di Istituto.
Come primo punto è bene chiarire che il consiglio è composto da 19 elementi: la Preside che ne fa parte di diritto, 8 docenti, 1 ata, 1 amministrativo e BEN 8 GENITORI; la relativa giunta esecutiva che spesso ne esegue le decisioni è formata da 1 docente, 1 amministrativo della scuola, la preside e BEN 2 GENITORI.
GIA' QUESTI NUMERI, SE PENSATI RELATIVAMENTE AD UN MOMENTO DI VOTAZIONE SU QUALSIASI ARGOMENTO DEVE FARTI RIFLETTERE SUL PESO CHE I GENITORI CHE TI RAPPRESENTANO HANNO SULLA VITA SCOLASTICA DEI TUOI FIGLI.
Per farti degli esempi..... solo alcuni:
• Con il nuovo decreto Renzi di luglio, il piano dell'offerta formativa per le nostre scuole diventa triennale con revisione annuale.
E' molto complesso, è redatto dai docenti, il consiglio di Istituto (ricordiamo che ne fanno parte 8 genitori ) decide se adottarlo o "rimandarlo" al collegio dei docenti per eventuali modifiche.
• Delibera in merito alla destinazione dei fondi, anche quelli che con tanta fatica e con l'aiuto di tutti i genitori, vengono raccolti con le iniziative scolastiche.
• Interviene sul regolamento del nostro istituto comprensivo che tutti dovremmo leggere.
• Redige i criteri di accesso alla scuola dell' infanzia.
• Approva o non approva i progetti educativi per l'ampliamento dell'offerta formativa presentati in consiglio da docenti o genitori.
• La Giunta Esecutiva interviene sui bilanci preventivi e consuntivi.
PROGETTO GENITORI
UNITI PER UNA SCUOLA A MISURA DI BAMBINO
per maggiori informazioni visitate il sito
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L’amministrazione Bonfanti ne ha fatta un’altra.
Ma partiamo con ordine, che le amministrazioni precedenti all’attuale abbiano commesso un scempio su tutto il territorio comunale è cosa più che risaputa, le amministrazioni concedevano permessi di costruzione senza pensare o valutare l’impatto sociale che le stesse concessioni avessero causato con il passare dei anni, infatti sono anni che le strutture comunali sono scarne e non si è fatto niente per potenziarle.
Per rendersi l’idea basta fare quattro passi nei nuovi quartieri sorti a Bariola oppure oltre stazione solo per fare un esempio, gli stessi quartieri sono senza una struttura di prima necessità.
Ma con il passare degli anni le famiglie crescono e con loro i figli e siamo arrivati alla situazioni paradossale che per poter mandare il proprio figli all’asilo si deve passare per un sorteggio perche i posti disponibili sono inferiori alla richiesta.
Ma le trovate della nostra amministrazione non si limitano ad un semplice lotteria quest'anno ha deciso di correre al riparo privando la scuola Ignoto Militi dei spazzi comuni per realizzare una classe per l'asilo, tale decisone ha scaturito una vera guerra tra i vari genitori bisognosi di avere un posto per i loro figli e gli stessi non rientravano tra quelli sorteggiati e ovviamente tra l'altra parte dove vedono i propri figli che frequentano le classi elementari privati di tutti quegli spazzi che erano adibiti a biblioteca o palestra.
riteniamo che la soluzione proposta dalla giunta Bonfanti sia andata bene se era per sanare una situazione d'emergenza imprevista, ma la situazione era ed è ben risaputa da anni e nessuna giunta si è preoccupata di correre al riparo seriamente, al dire il vero la giunta Borghi ha realizzato quel bellissimo complesso conosciuto come scuola per infanzia Montessori, ma lo stesso è stato subito evidente delle sue mancanze e insufficiente a coprire il fabbisogno di tutta la comunità.
Il sindaco e la sua giunta non può sicuramente sbandierare la favoletta che era all'insaputa dell'attuale situazione scolastica perche era tra i primi punti del programma elettivo di questa giunta, ma come siamo ormai abituati a sopportare questa giunta è abituata a NON prendere nessun tipo di decisione perche per loro vale la regola non fare niente.
